Quanto segue è questo mese su "Il
Quartiere" - Mensile di cultura, informazione, sport e altro ancora dai
quartieri (dove vivo) Rogoredo, San Martino e Santa Giulia. http://it-it.facebook.com/pages/IL-QUARTIERE/. Buona lettura!
I padri
sono sempre più al centro del dibattito
pubblico sia con riferimento ai problemi molto seri in cui si
ritrovano molti padri separati (segnalo fra
l'altro agli interessati il Bando Regione Lombardia ed Aler per la
locazione temporanea di immobili per i coniugi separati, aperto fino
al 19/3), sia per il recente fiorire di
libri, percorsi, incontri, comunità web che rendono conto di nuove
sensibilità e nuove voglie di protagonismo (v.
anche articolo “Nuovi padri, nuova voglia di comunicare” Corriere
della Sera 18-2-12).
“Il
quartiere” di febbraio ha visto l'inizio
della mia collaborazione al giornale con una personalissima “storia
di ordinaria paternità” che ha ricevuto
riscontri da altri padri (e mamme!) che ringrazio per avermi fatto
sapere d'essersi rispecchiati e divertiti.
Una
riflessione poco più “seria”
parte sempre dalla mia esperienza di papà che
vive a Rogoredo e da quella d'altri padri
incontrati in una serie d'appuntamenti a loro, anzi a noi, dedicati
l'anno scorso dall'associazione culturale Pe.A.Ce.
- Periferie Al Centro, una realtà di cui
faccio parte, con base a Milano nella nostra zona 4.
Appuntamenti
che, come ricorda anche il Corriere della Sera nell'articolo sopra
citato, verranno riproposti da fine marzo/inizi aprile anche in
quartiere presso il Nido Sicomoro (via
Rogoredo 29) e in zona Corso Lodi (via
Ferrini 11) ad Altrotempo Centro per le Famiglie;
incontri di gruppo e insieme spazio giochi papà-bimbi, al sabato
mattina, totalmente gratuiti
ma con prenotazione obbligatoria
(3479684787 e papalcentro@gmail.com).
Il mio
invito a partecipare agli incontri s'accompagna con quello più
generale a cogliere la nascita come occasione davvero generativa
anche per sé, senza nascondersi ambivalenze, difficoltà, dubbi,
domande sulla propria adeguatezza, preoccupazioni economiche ed
organizzative che spaventano gli uomini prima di “moltiplicarsi”,
li preoccupano durante l'attesa e poi, in alcuni casi, effettivamente
li interessano quando il/la pupo/a arriva.
La
paternità, la genitorialità più in generale, sono sempre più una
sfida quasi irragionevole se si soppesano pro e contro, ma questa
apertura folle all'amore e all'ignoto può diventare una dimensione
chiave per ri-definirci, ri-conoscerci, sviluppare nuovi legami
sociali e conoscenza del contesto locale; per avere conferme fuori
dalla dimensione lavorativa e professionale, ancora culturalmente
l'unica pietra di paragone che misura l'inclusione sociale ed il
successo (e in questi tempi di crisi più facilmente il “fallimento”
personale) di noi “procacciatori di cibo” e reddito, esseri
“semplici”, certo, ma capaci col supporto delle nostre
mogli/compagne di fare un piccolo salto “oltre”.
I sorrisi ed
i pianti dei bimbi che arrivano a sconvolgerci la vita spesso
ribaltano le nostre scale di priorità, mettono al centro d'interessi
e cure “altri da noi”,
ci portano a riflettere su egoismo e spirito di sacrificio, su
valori, limiti e contraddizioni, interpellano la nostra autenticità,
rivelano un saper fare ed essere inimmaginato prima.
E' una
opportunità imperdibile per mettersi in contatto con la nostra
interiorità, con la nostra biografia, per allenarci a stare
emotivamente nelle relazioni e trovare se possibile contesti per
condividere ansie, preoccupazioni, ma anche esperienze e modi nuovi
di leggere e vivere i problemi.
Pe.a.ce.-Periferie
Al Centro, con un'ampia rete di collaborazione intorno ed il sostegno
di un cofinanziamento regionale, ve ne offre a breve una prima
occasione col progetto “Papa' Al Centro!”.
Chiunque sia
interessato e voglia informazioni su date degli incontri e
quant'altro non esiti a contattarmi via e-mail o telefono 347-9684787
Nessun commento:
Posta un commento